7 cose che le imprese dovrebbero capire del SEO

Un paio di settimane fa Rand Fishkin pubblicò su SEOmoz un post interessante frutto di una sua conferenza presso YCombinator, una impresa VC specializzata in imprese tecnologiche.

L’argomento dell’intervento di Rand erano i classici temi relazionati al SEO ed al web marketing in generale che le imprese, soprattutto quelle ai loro inizi, dovrebbero avere ben presenti prima di lanciarsi campagne di web marketing o nel business online.

Qui sotto, la presentazione in PowerPoint. Come avvisava lo stesso Rand Fishkin, non sono presenti alcune informazioni in quanto ‘riservate’, ma nel complesso queste 37 diapo vale proprio la pena guardarle.

Quindi, cosa dovrebbero capire del SEO e della sua funzione le imprese?

Proviamo a spiegarlo per punti:

Il SEO è una strategia, non una tattica

Yelp, il leader statunitense in “guide locali informative”, utilizza il SEO come strategia. Quando la sua comunità trova qualcosa di nuovo nella sua città e lo condivide in Yelp, il sito si rinnova senza sforzi con contenuti rilevanti. L’unico limite di Yelp è il limite proprio delle città e del local business. Inoltre, è piuttosto logico che quelle imprese locali che hanno un buon ranking su Yelp abbiamo tutto l’interesse di mostrarlo nel proprio sito attraverso un banner e un link a Yelp. Ed è altrettanto logico che gli utenti più attivi spargano la voce per annunciare le nuove recensioni che hanno pubblicato sul sito.

Il SEO come strategia di marketing online è quello che ha reso Yelp il caso di successo.

Se in un’azienda si pensa ancora al SEO come parole chiave ed iscrizione in qualche direttorio gratuito, è assai probabile che questa sarà surclassata da un concorrente che ha compreso che creare contenuti, links di qualità, ed ottenere grandi risultati nei motori di ricerca  richiedono una reale interazione con gli utenti del sito.

Il SEO deve essere presente sin dalla fase concettuale, non dopo che un sito è stato realizzato

Il SEO ha maggiori probabilità di condurre al successo l’attività online di un’impresa quando è pianificato insieme al marketing plan generale dell’impresa stessa.

Bisogna concentrarsi soprattutto sull’Accessibilità del sito

Tutti i responsabili marketing di un’impresa dovrebbero conoscere e tener presente la Piramide del SEO. Secondo

questa Piramide, tutto ha inizio con contenuti unici che i motori di ricerca possono facilmente trovare ed indicizzare e gli utenti possono considerare di valore. È qualcosa di ovvio, ma spesso l’esperienza mi fa capire che non si è tenuto in mente questa ovvietà quando il sito di un’impresa è stato realizzato.

Il SEO non è un’azione unica nel tempo

Il SEO ed il web marketing in generale sono in costante evoluzione e non solo perché l’algoritmo di indicizzazione di Google cambia più frequentemente che Paris Hilton di fidanzato, ma soprattutto perché lì fuori ci sono 300 (o 300.000) concorrenti che stanno costantemente cercando di produrre migliori contenuti e di indirizzarli con sempre maggiore efficacia al loro mercato, mentre i motori stanno costantemente sperimentando con nuovi modi per presentare i risultati di ricerca e le informazioni disponibili in Internet. Nessun prodotto è abbastanza buono per sopravvivere senza marketing, ed il SEO è marketing, e pertanto è degno della stessa attenzione. Ignorarlo significa essere destinati ad essere sconfitti dalla concorrenza.

Le metriche sono importanti

Un venditore di spazi pubblicitari viene da te e ti dice che il 20% del tuo target legge una determinata rivista. Pubblicando in quella rivista un annuncio a tutta pagina ogni mese per un anno, puoi assicurare alla tua azienda che il suo nome sarà conosciuto dai lettori della rivista e che alcuni diventeranno tuoi clienti. Però, chi ti dice quanti lettori realmente si fermarono a vedere il tuo annuncio? Quanti di questi hanno compiuto l’azione desiderata con quell’annuncio? Quanti sentirono parlare del tuo annuncio da un amico lettore della rivista e quanti, ancora, lo lessero solo perché era l’unica rivista disponibile sull’areo in cui stavano volando? Questo non lo saprai mai.

Con il SEO, invece, è esattamente l’opposto. Ogni azione è registrata e posta a disposizione di chi sappia leggerla.

I trucchi non sono utili, sono solo una stupida perdita di tempo

Se ad un’azienda assicurano la prima posizione in Google registrando migliaia di siti collegati fra di loro o intercambiando links grazie al loro grande network di siti ‘amici’, l’azienda è meglio che gli dica “No grazie!”. Questi trucchi non sono nuovi e neppure funzionano. Rispettare le regole ed utilizzare solo tecniche SEO accettate significa dover usare creatività. Lo scopo non è però semplicemente rispettare le Regole dettate da Google, ma costruire qualcosa che vada al di là e che Google desideri che si posizioni nel miglior modo possibile.

Non permettete che i motori di ricerca monopolizzino le vostre fonti di visite

Se Google è la fonte del 90% delle visite al sito di un’azione, il suo business online corre seri rischi. Perché la gente non accede al suo sito direttamente, o attraverso un link una email, o a causa di Tweets e menzioni su Facebook? Perché nessuno parla dell’azienda in qualche blog, o la cita in un suo articolo online, o commenta qualcosa sull’azienda in un forum? Tutte queste cose sono segni che indicano come un’azienda realmente abbia un valore nella Comunità di Internet. Se il 90% delle visite arrivano solo dai motori, allora qualcosa non sta andando bene e forse la vostra presenza online è caratterizzata dall’irrilevanza. E questo, prima o poi, Google lo nota…

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *