Le tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca sono cambiate enormemente in questi ultimi anni, anche se ci sono persone che continuano a vendere servizi “datati”. Ed una delle tecniche più hanno cambiato è quella del Link Building.

Solo pochi anni fa passavamo ore ed ore, magari di notte, sudando per ottenere il maggior numero di possibili scambi links, reinventando ogni volta il messaggio di richiesta di scambio perché non suonasse troppo a spam. E spesso con ben miseri risultati rispetto al tempo impiegato.

Adesso, invece, passiamo il nostro tempo lavorando in creare connessioni attraverso i Social Webs, il guest blogging e servendoci di altre tattiche che offrono l’opportunità di pubblicare contenuti (e links) su siti rilevanti ed autorevoli. Certo, il tempo necessario per un’efficace campagna di Link Building è sempre grande e la fatica non è diminuita rispetto al passato, ma adesso è davvero marketing quello che facciamo, creando relazioni con altri webmasters e marketers, creando profili e concentrandoci in produrre ottimi contenuti. Il cambio, insomma, è stato per il meglio sia per il SEO che per la comunità online in generale.

Eppure, esistono ancora migliaia di siti che posseggono la cara vecchia pagina “Links”, con i links magari suddivisi per categorie. E, pur se è vero che i links frutto di scambio hanno perso molto del loro valore, la scelta migliore non è quella di cancellare quella pagina (e con essa tutto il lavoro del passato), ma riconsiderarne la funzione. Dopotutto, anche se adesso valgono meno in termini di PR, sono comunque ancora utili per arricchire il profilo link di un sito.

Quindi, la cosa migliore da fare è riesaminare quei links e vedere quali hanno valore e assicuraci che quelli che “salviamo” stiano ancora linkadoci e nelle migliori condizioni possibili.

1. Esaminate le pagine alle quali state linkando. Le considerate ancora di valore e/o rilevanti per il vostro sito? Possono ancora offrire un vantaggio SEO per voi e un vantaggio editoriale per i vostri visitatori?
2. I links che avete “salvato” sono vivi? Infatti, è piuttosto frequente che passati degli anni alcuni dei siti con cui avevato fatto scambio link siano morti o i loro contenuti spostati in altre pagine o domini. Quindi, è bene verificare la validità dei links presenti nella vostra pagina. I links rotti non solo offrono una pessima immagine del sito ai visitatori, ma anche non sono particolarmente apprezzati da Google.
3. I siti che referenziate con un link stanno ancora linkando al vostro?
4. Se sì, l’anchor text del link è ottimizzato con una parola chiave. Sappiamo tutti che www.nomesito.com non è il massimo dal punto di vista SEO.
5. Il link esterno è presente su una pagina rilevante rispetto al tema del vostro sito? E quella pagina è indicizzata dai motori di ricerca?
6. Il link esterno punta alla pagina più importante del vostro sito?
7. Importante poi fare un check in Google Webmaster Tools e vedere quali links la gente sta seguendo per arrivare al tuo sito e se ottengono come risposta un Error 404. Probabilmente il webmaster che inserì il link alla vostra pagina commise un banale errore di battitura… o magari voi avete cambiato la URL della pagina alla quale reinviava il link.
8. Una volta verificati i punti 4, 5, 6 e 7 e se ci sono delle cose da correggere, ricontattate i webmasters dei siti in cui stanno i links da correggere. Normalmente non dovrebbero esserci problemi e le correzioni richieste saranno portate a termine.

E, a ben pensarci, perché non approfittare l’occasione per proporre loro tattiche di link building più attuali una volta che abbiamo ristabilito i contatti? Così facendo, faremmo di una semplice ristrutturazione di una pagina che a prima vista molti cancellerebbero in un’occasione per ottenere nuovi e rilevanti links esterni.